Luogo: Peccia
Progetto: 2000
Realizzazione: 2019
Genere di intervento: nuova edificazione
Committente: Fondazione internazionale per la scultura
Peccia offre oltre ad un paesaggio straordinario un materiale particolarmente pregiato: il marmo bianco, estratto dal 1946 dall’unica cava di marmo in Svizzera. La sua presenza ha portato nel 1984 alla nascita della Scuola di scultura; in seguito i suoi promotori hanno ipotizzato la creazione di un Centro internazionale di scultura.
Un lungo percorso gestionale e progettuale, iniziato nel 2000, ha finalmente portato alla realizzazione del CIS, inaugurato lo scorso anno.
In accordo con le autorità locali – che hanno sempre sostenuto con entusiasmo il progetto – è stata individuata un’ampia zona a valle del paese, appositamente pianificata per accogliere questa struttura che ha assunto il ruolo di nuova entrata al villaggio: salendo dalla strada cantonale ci si trova di fronte al nuovo complesso edilizio, prospiciente al cimitero e all’oratorio della Pietà.
IL CIS ospiterà ogni anno 5 scultori provenienti da tutto il mondo, selezionati da un comitato scientifico; gli scultori rimarranno a Peccia da aprile ad ottobre, lavorando nel centro e residendo nella Casa degli artisti, uno stabile settecentesco situato in paese, acquistato da un sostenitore del CIS e restaurato dal nostro studio.
Il CIS è costituito da tre diversi elementi, che si inseriscono nell’orografia originale in modo da sottolinearne le caratteristiche morfologiche, evidenziando nel contempo le diverse funzioni dei singoli elementi di progetto.
L’edificio espositivo è costituito da un unico volume compatto, parallelo alla strada cantonale e scavato nell’angolo nord est per accogliere l’ingresso rivolto verso il villaggio.
Al piano terreno l’entrata conduce direttamente nel grande spazio espositivo, un ampio volume a tutt’altezza, eseguito con una struttura metallica: uno spazio flessibile, in grado di accogliere esposizioni di vario genere. Lo spazio espositivo è delimitato a nord dal muro dei donatori, che cela la scala che sale all’ufficio al primo piano, e quella che scende al piano inferiore, dove si trovano i servizi, i locali tecnici e, aperti sul piazzale di lavorazione, tre laboratori per la lavorazione della pietra, del metallo e del legno.
Il basamento massiccio in calcestruzzo armato lega l’edificio al terreno e la struttura prefabbricata leggera in acciaio dello spazio espositivo, rivestita con una lamiera ondulata e forata, garantisce un’immagine unitaria e filtra la luce naturale che illumina lo spazio espositivo.
Dalla zona di entrata una scala e una rampa veicolare portano al grande piazzale di lavoro, delimitato da muri di terrazzamento eseguiti con blocchi da cava. Il piazzale è attrezzato con un carro ponte e tutti gli allacciamenti necessari per garantire ogni tipo di lavorazione.
Verso sud il piazzale è delimitato dai cinque atelier, dove gli artisti ospiti del CIS progettano e modellano le loro opere: cinque semplici e scultorei volumi aggettanti sopra il muro di sostegno, aperti a nord verso la zona di lavoro e sud sul paesaggio del fondovalle.
L’architettura è caratterizzata dalla semplicità e dall’uso di pochi materiali: il calcestruzzo irruvidito, la pietra grezza della Valle Maggia per i muri di sostegno e la pavimentazione di entrata, il marmo frantumato per la pavimentazione del piazzale e il metallo rivestito internamente con grandi pannelli lignei verniciati per lo spazio espositivo.
La necessità di contenere il budget entro i limiti stabili ha portato alla concezione di un architettura di tipo industriale, capace con il suo carattere espressivo minimalista di valorizzare le opere esposte e di creare un ambiente stimolante per gli artisti in residenza.